Category: Racconti Fotografici

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NON TI MERAVIGLIARE

Non ti meravigliare se non ritrovi più la via di casa
Accade, non per tua scelta, che il sole una mattina decida di sorgere da un punto diverso
Resta connessa.
Accade che le lingue parlate non siano più quelle di un tempo
Resta in ascolto.
L’oasi, difficile ma amorevole, nella quale hai vissuto, il tempo l’ha polverizzata
Resta centrata.
Si rompono i vecchi equilibri e non esiste un libretto di istruzioni
Pratica l’accoglienza.
Arriva all’improvviso la cortina di fumo che cambia i connotati ai tuoi paesaggi
Cerca un paio di occhiali rosa da indossare
Sono terminati gli abbracci e gli sguardi che ti hanno portato fino a qui
Non ti meravigliare del senso di smarrimento che accarezza le tue ossa
Sarà la pace ritrovata che renderà vivo il nuovo cammino, ovunque i tuoi nuovi sguardi si poseranno.
Non ti meravigliare delle comunicazioni rese impossibili dagli eventi
Continua a parlare con le fotografie che restano al tuo fianco

Fotografia di @Laurent Ballesta

Fotografia di @Laurent Ballesta

Frammenti scomposti

Frammenti scomposti disseminati lungo le lenzuola: ogni mattina è questa la scena che appare ai miei occhi.
Frammenti scomposti: un giorno ho deciso che avrei convissuto con queste mie imperfezioni, senza dissipare altre energie.
Anche nel dolore si manifesta la bellezza, quando i sensi sono allertati e il rumore di fondo è silenziato.
La dannazione della solitudine, questa eterna condanna emessa da un tribunale silenzioso e assente, può diventare altro, ogni volta che la faccio scorrere tra le mie dita.
E’ nelle mani che passa la saggezza che mi traghetta da una sponda all’altra del fiume.
E’ con le mani che costruisco storie meravigliose nelle quali vado a rifugiarmi ogni volta che il cielo si riempie di nuvole minacciose.
Dentro le mie storie, di parole e immagini, mi alzo da quel letto ed esco da quella stanza che ha registrato tutti i miei silenzi.
Nei miei frammenti, ogni giorno diversi, si affacciano nuovi punti di vista dai quali tirare fuori piccoli pezzi di determinazione.
Il cuore vicino agli occhi e le mani vicine alla bocca: è così che talvolta sogno me stessa per fotografare, con la dovuta e surreale precisione, la mia nuova immagine emotiva.
Vivo con quel che c’è, provando a riprendermi i pezzi che ogni tanto cadono per terra e sforzandomi di non guardare verso quel che non c’è più o che non c’è mai stato.

Fotografia di @Ziqian-Liu

Fotografia di @Ziqian-Liu

La confusione nei ricordi

Magari servirà tutta questa confusione nei ricordi.
Magari servirà aver dimenticato le voci e mischiato le linee dei volti con quelle dei paesaggi.
Quando cadono le sicurezze dalla credenza della tua infanzia, puoi solo abbracciare la sopraggiunta incertezza con la maturità dell’età adulta: nulla è perduto quando tutto è cambiato.
Dal nero della notte le luci confuse segnano direzioni da prendere.
Resto a guardare la combinazione dei colori senza trovare le giuste parole per placare la mia incredulità, cancellando anche l’ultima resistenza al pianto liberatorio.
Sono il desiderio che un giorno si farà materia
Sono il coraggio che troverò dentro vecchie fotografie felici.
Stasera sono puro movimento libero nello spazio inesplorato.

Fotografia di @Federica Cerami

Fotografia di @Federica Cerami

MI OCCUPO DI ME

Mi occupo di me sdoppiandomi; sono diventata genitrice di me stessa
Mi occupo di me con gesti affettuosi e incerti; indosso un abito nuovo.
Ricordo le parole e anche i gesti; tutto è lucidamente presente dentro di me.
E’ così che, da un lato tendo la mano, chiedendo un aiuto e dall’altro ci sono ancora io che mi accolgo con l’amore che so riconoscere.
Elenco una serie di verbi pieni di energia e li metto in fila, con un ordine temporale: mi cerco, mi ascolto, mi accolgo, mi abbraccio e sogno.
Amo aprire finestre nuove e aiutare gli altri a farlo e con questa consapevolezza nel cuore ho scritto una nuova pagina dei miei giorni che sembravano senza nome; posso restare qui.
Ogni nuovo punto di vista sul mondo si snoda dentro una luce che mi invita a entrare; procedo senza sosta.
Non sono passate le tristezze e nemmeno le paure, sono solo diventate più gestibili dal giorno in cui ho smesso di sentirmi senza margini.
Sono grande e piccola, coraggiosa e timorosa, sono il bianco e il nero: sono tutto quello che mi serve per non fermare il flusso e queste piccole scosse di felicità che ogni tanto mi attraversano il corpo.
Mi occupo di me dentro percorsi tortuosi, pieni di snodi e di scambi spesso molto divertenti; conservo la memoria di ciò che è stato e mantengo inalterato lo stupore per ciò che sarà.

Fotografia di ©Ashleigh McCord

Fotografia di ©Ashleigh McCord

“Tu di cosa ti nutri”

Mi nutro di dubbi che mi salvano la vita molto più delle risposte
Mi nutro di curiosità che mi fanno volare più delle certezze
Mi nutro di relazioni umane ogni volta che posso
Mi nutro dei sorrisi di tutti gli sguardi che incontro
La certezza di inciampare lungo il cammino arriva quando lo sguardo non mette più a fuoco
L’allegria incondizionata diventa l’allegria del “nonostante…”
Gli abiti comodi cedono il posto alle divise di ordinanza
Prendo i forse come meravigliosi trampolini di lancio, senza pensare all’atterraggio
Guardo il cielo come luogo di trasformazione dell’impossibile dentro un tempo indeterminato
Il cibo cede il posto ai vuoti del cuore che faticano a non collassare
La fame si placa nelle parole gentili e negli sguardi amorevoli
Abito in un maledetto fazzoletto di terra assieme ad altri inquieti che non si arrendono e camminano con passo deciso dentro la tempesta.

Fotografia di ©Andrei Furnea

Fotografia di ©Andrei Furnea

Laboratorio sulle Emozioni

Laboratorio sulle Emozioni

Su invito della professoressa Carmen Napolitano Candela ad Aprile 2019 ho dato il via alla conduzione di un laboratorio per un gruppo di bambini delle scuole di Scisciano.

La spinta iniziale per questo laboratorio fu molto interessante: “Puoi fare in modo che riescano a stare di più assieme facendo gruppo e collaborando tra di loro”

Sono partita da questa necessità per costruire un percorso in 5 appuntamenti, nei quali, i miei piccoli e vivaci partecipanti hanno sperimentato con una modalità creativa ed esperienziale tutte le emozioni principali e le hanno assimiliate per restituirle nella loro quotidianità.

E’ stato un percorso incredibile per le scoperte e le relazioni affettive che sono venute a galla.